Mostra personale di Olivier Vadrot presso Ravisius Textor, Nevers (Francia), dal 13 marzo al 24 aprile 2021.
Gli edifici antichi dedicati al teatro sono sia l’origine che la sintesi della forma architettonica data per l’assembramento di un pubblico. Iniziato nel 2013, quando l’architetto e scenografo Olivier Vadrot era borsista a Villa Medici a Roma, il progetto di documentare questa forma ha portato a diverse campagne fotografiche, rilievi e disegni, e a un intero Grand Tour che fa rivivere le tradizioni dell’antico umanesimo - nell’Europa meridionale, nei Balcani, in Medio Oriente e nel Maghreb. La ricerca si concentra su edifici antichi e performanti e su un dettaglio architettonico essenziale: la gradinata, la sua forma generale, il suo dimensionamento, la sua geometria e la sua ergonomia.
Il risultato di questa indagine si concretizza, presso Ravisius Textor, in una raccolta di disegni e in un modello in scala di una porzione del teatro di Segesta. Per ogni sito da 3 a 5 scalini, espressi in linea nera e tratteggio, secondo un modello ereditato dall’opera dell’architetto Auguste Caristie (Monuments antiques à Orange : arc de triomphe et théâtre, 1856). Una collezione di gradini, quindi, come altri collezionano francobolli o farfalle. Ogni disegno è specifico, poiché questi edifici risalgono a un’epoca in cui nessun trattato aveva ancora avuto un effetto normativo sulle costruzioni. Ci si siede in cento modi diversi, come su altrettanti sgabelli africani.
Curatore: Thierry Chancogne
Fotografia: Olivier Vadrot