Mire, 2019
Cinque elementi in pietra vulcanica, decorazione in pietra lavica smaltata
Lavori eseguiti per la costruzione della scuola secondaria Simone Veil a Elven, Francia. Commissionato dal Conseil départemental du Morbihan.
Con la sua geometria e la sua tavolozza di colori che ricordano l’estetica del Modulor di Le Corbusier (1945) o un dipinto di Piet Mondrian, la stadia è lo strumento di rilevamento preferito dagli archeologi e dai geometri. Strumento di misurazione per eccellenza, è generalmente composto da una serie di schemi simili agli ottotipi a forma di E che caratterizzano i test di acutezza visiva ideati dall’oftalmologo olandese Herman Snellen alla fine del XIX secolo. Queste caratteristiche grafiche hanno ispirato il progetto Mire, sviluppato nell’ambito della procedura artistica dell’1% sul sito di una nuova scuola secondaria a Elven (Morbihan, Francia) progettata dagli architetti Benoît Robert e Nicolas Sur. Installati sotto gli occhi di tutti, in luoghi frequentati da scolaresche e utenti, i cinque stadie fungono da punti di riferimento nel paesaggio e invitano a contemplare lo spazio circostante. La loro forma allungata e la resistenza dei materiali con cui sono realizzati - smalto e pietra vulcanica - li rendono anche panchine sotto mentite spoglie.
Foto: Camille Kerzerho
Testo: Laura Drouet e Olivier Lacrouts